Immagini, odori, suoni, stampati per sempre, in modo indelebile,
nel cuore e nei sensi.
Era quella la felicità, non ho dubbi.
Lo sapevo e la lontananza l'ha confermato.
Vorrei che non fosse troppo tardi... sì, mi sento come un'esule,
lontana da quell'immagine, quel suono, quell'odore, che nel tempo hanno
germogliato dentro di me, radicandosi bene.
E mi sento come un naufrago che arranca su una zattera e le onde
spingono alla deriva.
Vorrei avere un'altra occasione per tornare da Te.
Stavolta non ti lascerò, sarà per sempre.
Ritornerò, Firenze mia.
© 2013 Mirella Puccio
*Perché è così che ti frega la vita. Ti piglia quando hai ancora
l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che
poi non te li togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è
troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da
quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. Alla deriva.
Alessandro Baricco ~Castelli di Rabbia~