venerdì 27 maggio 2011

Pisa, una grande emozione

La prima volta fu per ripicca. Avevo litigato con lui e quel giorno a Firenze ero rimasta sola. Mentre passeggiavo, squillò il cellulare. Un amico che non vedevo da tempo era appena rientrato a Pisa da un lungo viaggio di lavoro e m’invitò a cena in un ristorante sul mare, a Marina di Pisa. C’era un treno praticamente ogni ora, al ritorno mi avrebbe accompagnato in macchina.
Era il 2005 e non avevo mai visitato la città, nonostante fossi venuta in Toscana diverse volte.

Dopo cena visitai la Piazza del Duomo, conosciuta anche come Piazza dei Miracoli o Campo dei Miracoli. Anche se l’ingresso all'area non era consentito per motivi di sicurezza, gli agenti mi permisero di avvicinarmi un pochino per scattare qualche foto. I monumenti marmorei sfavillavano nel buio della notte, facendo risaltare la magnificenza della piazza, una delle più belle al mondo (patrimonio Unesco dal 1987).
La seconda volta fu per passione. Decisi di trascorrere il week-end a Pisa.  Desideravo vedere la città con calma, avevo predisposto un itinerario che comprendeva la mostra dedicata a Cimabue, presso il Museo Nazionale di S.Matteo "Cimabue a Pisa. La pittura pisana del Duecento, da Giunta a Giotto". Ho un ricordo bellissimo di quei due giorni spensierati, trascorsi da turista.
La chiesa di S.Maria della Spina mi colpì moltissimo per la sua particolare posizione sulla riva dell’Arno. In stile romanico-gotico, le arcate racchiudevano trifore e quadrifore, mentre guglie e statue di diverse dimensioni incorniciavano la facciata. Un vero capolavoro!

Scomposta e ricostruita più in alto per proteggerla dalle acque, in origine si trattava di un piccolo oratorio;  il suo nome deriva dal fatto che al suo interno fosse custodita una spina della corona di Cristo. È tuttora presente il piccolo tabernacolo dov'era riposta. 
Il tabernacolo che custodiva la spina della corona di Cristo
Pisa mi aveva decisamente conquistato!
La terza volta fu per curiosità. Ero tornata a Pisa per ritrovare amici e monumenti. Volevo curiosare e scoprire angoli inediti della città, ma il tempo gradualmente peggiorava.
Ponte di Mezzo
Di sera scoppiò un temporale, divenni triste e nervosa e rovinai un paio di bellissime scarpe finendo dentro una pozzanghera. L’indomani un bellissimo sole m’incoraggiò a passeggiare sui lungarni e per le vie della città. Dal Ponte di Mezzo, chiamato un tempo Ponte Vecchio  poiché era il più antico della città,  la Piazza del Duomo, come la prima volta, suscitò in me una grande emozione.

All'inizio della piazza, la Fontana dei Putti, con lo stemma pisano fra le due statue.
Trascorsi molte ore fotografando il meraviglioso complesso monumentale, con lo sfondo delle mura merlate... il Duomo, il Battistero e in lontananza la Torre pendente.  
 
Sicuramente non basta un’escursione di mezza giornata per affermare di conoscere Pisa, è una città che merita un soggiorno più lungo. Oltre al centro storico, interessante la gita in battello sull’Arno, la visita dei dintorni, in particolare Volterra e il parco naturale regionale di Migliarino, S.Rossore e Massaciuccoli.
Per chi non fosse ancora stato a Pisa è disponibile online una straordinaria visita virtuale della città e dei suoi monumenti.

© 2011 Mirella Puccio  - Tutti i diritti riservati

domenica 8 maggio 2011

Racconti toscani


Sono una scrittrice e fatalmente la Toscana mi ha ispirato in più di un’occasione.Ho il piacere di presentare su queste pagine il mio primo racconto ambientato a Firenze, “Moonlightscritto per Golden Book Hotels nel 2009. I protagonisti, Bianca e Alessio, s’incontrano, si amano e si lasciano sotto il cielo vibrante del capoluogo toscano, in un crescendo di emozioni.
I vini e la natura circostante rappresentano la degna cornice della loro liaison dangereuse. In realtà è un triangolo! No, non è come pensate, leggete e scoprirete chi è l’altra.
Ancora un eBook  commissionato da Golden Book Hotels per promuovere un’importante cantina di Castagneto Carducci (Livorno), dal titolo “Viaggio sentimentale”, disponibile anche per il download su altri dispositivi quali iPad o Tablet.
Ritroverete ancora Bianca e Alessio, che dopo anni s’incontrano casualmente proprio a Castagneto. Ero un po’ dispiaciuta per la fine della loro storia d’amore e così ho creato i presupposti affinché s’incontrassero nuovamente. Fra i versi del Carducci e i vini bolgheresi, riesplode la passione mai completamente sopita. 
Denominatore comune, le note di Sting, uno dei miei artisti preferiti. Per inciso, ho scoperto che nella sua tenuta “Il Palagio” a Figline Valdarno, oltre a vendere alimenti biologici, produce un vino chiamato proprio con il nome del brano più volte citato nei due racconti, Sister Moon.
I link diretti ai racconti:
Per “Moonlight” cliccare QUI   
Per “Viaggio sentimentale” cliccare QUI
Buona lettura!
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Ultimo aggiornamento: 21/09/15