martedì 26 aprile 2011

Folon, tra sogno e poesia


Vorrei  condividere con voi una delle mostre più belle visitate a Firenze e ambientata in buona parte en plein air. Autore l'artista belga Jean Michel Folon (1934-2005) tornato a Firenze nel 2005 con la più grande e importante mostra antologica mai realizzata in Italia. Circa trecento le opere esposte nelle sedi più prestigiose e significative della città: la Sala d'Arme di Palazzo Vecchio e Forte di Belvedere. La sua prima mostra nel capoluogo toscano risale al 1995, quando espose al Museo Marino Marini un consistente numero di opere.
Il rapporto di Folon con Firenze e la Toscana iniziò negli anni Cinquanta quando appena ventenne girava per la regione in autostop.
Il cuore della mostra al Forte, ideata dallo stesso artista, fu costituito dalle sculture, volte alla luce, all'aria, allo spazio. L’idea della rassegna era quella di sottolineare il dialogo fra uomo e ambiente, bellezza e natura, arte e fantasia. Folon affermava che "Toutes mes sculptures regardent le ciel, c'est une façon de mettre le ciel dans la sculpture". E le ciel,  è il cielo di Forte Belvedere.
Il giorno che salii al Forte, era celeste, di quella sfumatura acquerellata, cerulea,  che sarebbe piaciuta a Lui. Le foto che scattai non rendono giustizia alla bellezza delle opere e alla superba scenografia naturale. Fu una grande emozione trascorrere un'intera giornata fra arte, sogno e poesia. Un giorno indimenticabile, quel 10 giugno del 2005...
 
Negli ampi spazi esterni del Forte furono collocate una quarantina di sculture in bronzo, pietra e marmo, di grandi dimensioni.
Rimasi incantata ammirando le grandi figure surreali che si stagliavano contro il cielo, immerse nella città adagiata in basso. 

Fra le sculture già note a livello internazionale: OiseauxTotem, l’Homme volant , l’imponente Allés des Pensées, un insieme di ben 14 sculture a grandezza naturale, le grandi fontane come La Peche miraculeuse e Fil du Temps. Altre opere come  Evasion, Le Temps, L’Envol, la Fontaine des Poissons, furono realizzate da Folon proprio per la mostra, da lui pensata come "L'exposition plus importante da ma vie!"
  
 
 
 
Nelle dieci sale della palazzina di Forte Belvedere fu creato un suggestivo percorso con i soggetti preferiti da Folon, rappresentati dai sculture, acquerelli, installazione di sculture in bronzo, ceramiche, arazzi. In una saletta venne proiettato un interessante filmato dedicato all'artista.
La Sala d'Arme di Palazzo Vecchio ospitava invece una selezione di circa trenta acquerelli tra i più importanti del suo percorso artistico, alcune sculture e un omaggio a Federico Fellini, conosciuto nel 1975 sul set del film Casanova. La visitai nel pomeriggio, quando a malincuore lasciai il Forte Belvedere...

Folon donò alla città di Firenze le fontane La Pluie e L’homme de la paix (collocata alla Fortezza da Basso), il bronzo Le Chemin (ubicata presso la sala arrivi dell’aeroporto).
L'artista morì un mese dopo la fine della mostra, il 20 ottobre 2005, ma la sua magia è ancora viva.
Visitate la Fondation Folon o meglio, recatevi personalmente, si trova a 20 minuti da Bruxelles, presso il Castello de La Hulpe 
Ecco i link sulle mostre di Lucca e Firenze:
10 maggio-22 giugno 2003

Jean Michel Folon a Firenze, Forte di Belvedere e Sala d'Arme di Palazzo Vecchio
12 maggio - 18 settembre 2005


© 2011 Mirella Puccio  - Tutti i diritti riservati

2 commenti:

  1. Mi ero perso questa meravigliosa mostra, è davvero straordinaria l'opera di Folon esposta al Forte Belvedere. Belle foto, nitide e ben definite. Complimenti per questo post!
    Alex

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  2. Grazie Alex, questa mostra mi è rimasta nel cuore! Le opere esposte all'esterno del Forte, immerse nel cielo come piaceva a Folon, erano magnifiche e surreali.
    E' un vero peccato che tu non l'abbia visitata, mostre così complesse dal punto di vista organizzativo, sono eventi unici.

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